Una storia americana

Il Liberty Street di New York è il nostro contributo alla ricostruzione dopo i fatti variamente noti dell’11 settembre americano.

Il crollo delle torri gemelle non è stato l’unico danno materiale provocato dagli attacchi culminati con gli aeromobili schiantati contro i grattacieli. Quel giorno un intero quartiere di Manhattan venne danneggiato dall’attentato.

Insieme alla incommensurabile perdita di vite umane coinvolte nel crollo del WTC (World Trade Center), simbolo finanziario della finanza occidentale, sono state coinvolte centinaia di abitazioni, e migliaia di persone che vivevano nel distretto finanziario di New York, a pochissime centinaia di metri da Wall Street.

Molti palazzi di Liberty Street, strada adiacente la torre sud del World Trade Center, sono in stile gotico, con ampie, alte e particolari finestre curve che li caratterizzano. Ciascun palazzo contraddistinto da specifiche peculiarità e criticità costruttive non da poco.

Ormai conosciuti in terra americana come risolutori di problemi indovinate chi chiamarono per realizzare le finestre del “67  Liberty Street “?

Consegnammo a mano la nostra proposta direttamente su un tavolo da cantiere al general contractor, in maniera chiara, con tutti i riferimenti costruttivi. Passarono circa 35 secondi per avere la risposta direttamente dalla proprietà dell’immobile  che aveva voluto essere presente all’incontro: “ok guys work is your” – (perfetto ragazzi, il lavoro è vostro).

A conti fatti abbiamo impiegato più tempo noi per capire che ci avevano assegnato davvero la realizzazione di un progetto così impegnativo che loro per confermarci il lavoro.

Immaginate. Immaginate il senso di responsabilità, ma anche di orgoglio, nel dover realizzare il 67 Liberty Street. Si tratta di un vero pezzo di storia moderna americana, un edificio in stile gotico a mezzo miglio di distanza da Wall Street, in una strada ad alto valore simbolico/storico, a solo un quarto di miglio dall’ingresso principale del cantiere di groud zero.

Posso garantirvi che per più di qualche notte l’emozione e la responsabilità non ci ha fatto dormire, ma poter dare un contributo fattivo, tutto MADE IN SICILY, alla ricostruzione di una parte di New York è valsa sicuramente qualche notte insonne.